NOTA: Non conosco la provenienza di questo racconto, ne' il suo autore. PROBABILMENTE viene dalla lista taz.ordanomade, dal giro rave romano HC / FINTEK, eccetera._ Annina dorme. Dorme forte. Dorme al contrario, il giorno invece della notte. Stella ha telefonato dall’italia. Io dormivo, tutti dormivamo. pure loop. Stanotte ho dormito 15 ore. E mi sono svegliata col sangue al piercing e alle gengive e colle mani e i muscoli che mi tramavano, come durante un’astinenza. non so ancora se ho la febbre, perché qui in casa non c’è un termometro, a parte uno d’ambiente. Ho preso la propoli, 40 gocce per la tosse. La gengivite mi sta dilaniando l’ultimo dente in basso a asinistra, quello dietro a tutto. Pure a ciccio gli viene la gengivite quando si cala. Mi ha dato la medicina, speriamo che funziona. Tosse generale, coff coff di tutti in casa, ma la mia adesso porcaputtana è la più potente. Giuro che per almeno un mese non mi calo. Ho capito una cosa: io mi posso calare, ma poco e una volta ogni tanto, non devo fare i pieni e soprattutto non devo calarmi quando fa molto caldo. Quella del non fare i pieni non e’ una cosa difficile da dedurre ma quella del caldo e’ rivelatoria. No drugs on summer time. Good and no many drugs on winter time. Ho capito un’altra cosa: amo i sorrisi più di ogni altra cosa al mondo. Just smile. Loop non e' come i primi giorni. Il down chimico e' tra i piu' brutti, ti ammazza i sorrisi, ti fa avere bisogno degli altri ma nello stesso tempo ti rende intollerante praticamente a tutto, sei come un filo elettrico che non vede l'ora di essere tirato e i sorrisi quando ci sono sono brutti e afettati. La chimica e' esigente. Bisogna saperla prendere per il verso giusto. La chimica e' stupida. Bisogna saperla prevedere. Nei giorni scorsi sono state le pasticche ad aver mangiato me, non io loro. Hanno mangiato un po' tutti noi. E noi glielo abbiamo lasciato fare. Perche' lo volevamo. E lo sapevamo. Nella mia testa avevo un'icona, quella del pusher di un certo livello piu' o meno. Lui magna le droghe e le ricaga come se niente fosse. E' un intenditore. Un degustatore. Ha dignita'. Io lo stimo. Poi c'e' quello che si fa magnare dalle sostanze. Piu' che ricagarle, le sputa. E insieme a loro sputa sangue. Questa seconda modalita' non m'interessa. Olmo coi capelli coatti che gira per sunset home (casa nostra) fa parte della prima modalita'. Percio' lo stimo. Anche se ancora non lo conosco bene. Tante facce incazzate soprattutto al sud di londra dove abitiamo noi che e' un quartiere tutto black. Incazzate che io mi incazzavo sempre e dicevo porcoddio qua state tutti incazzati eccheccazzo. E con la mia dvc facevo riprese e un di' un black mi imbruttisce di brutto e io checcazzo qua stanno tutti avvelenati e mi dispiaccio e odio quel black. Ora: il black cia' ragione. Lui stava al mercato con moglie e figlia a seguito e sicuro a casa li aspettano altri 4 pargoli e sicuro non navigano nell'oro e sicuro lui spigne perche' qui tutti spingono e tutti magnano e una pera di crack e cocco e' l'aperitivo. E fottuta london e' strapiena di telecamere ovunque e allora sticazzi turisti telecamerosi vai a farti fottere bella faccia bianca pulitina amme' non mi riprendi ma che stai fora? E io superficialmente pisqua che pensavo maro' qua stanno tutti avvelenati. Essi', stanno tutti avvelenati. I black piucchealtro. Ma pure i bianchi, ma loro tanto non se la comandano, credono di farlo ma fanno solo che ridere. Dipende da che bianchi dice olmo. I bianchi che vedi sempre, quelli scoperti. Ma il racket e' loro e sono loro che danno lavoro agli slave black che mettono da parte soldoni per comprarsi casa jamaica ma poi quando tornano jamaica dopo london strippano e tornano a londra e i soldoni li mandano a casa ma loro london forever. La prima sera in una disco a soho dramenbeis coll'emsi' i buttafuori black ci perquisiscono ci spingono ci trattano male odorano le siga di tabacco per vedere se era hashish e poi ci lasciano andare a ballare. 50 mq soffitti alti due metri ma musica musica musica puzza di sudore pelli appiccicate non mi piace non mi piace un cazzo ma ballo lo stesso tanto sto sotto mitsubishi. Voglio i party come ci piacciono a noi. Occhei. Andiamo al ravez. Ci andiamo sabato. E' venuto pure quest'amore romano, sto tipo che a roma mi imbruttiva e mi amava mi menava e mi ciucciava. Gli calo mezza chicca a victoria station appena scende dal treno cosi' ci assomiglia da subito. Tempo che gli salga. Noi stiamo sotto mitsubishi da ormai due tre giorni. Lui no. Ma cia' alle spalle il suo background di anni e anni di chicche. Purtroppo anfe. Infatti dopo gli prendera' male. Tanto male. Ma rimane bellissimo. Occhi neri bocca di burro. Il ravez fa schifo. Cemento facce brutte buio. Musica da paura io pero' sto troppo morfinosa come se mi fossi fatta una megapera quindi semicollasso. Poi mattina non ce la facciamo, quela piu' bella, l'ora dei ravez. I ravez sono fatti per arrivare a mattina e ballare col sole guardare col sole e stare col sole ma noi stanchi e a stella le hanno pure fatto scoppiare una storia sul fuoco sotto al naso e lei con la sua gonna nera bella bella che proprio non ne vuole piu' sapere di ravez ammenoche' non siano strafichi giustamente si incazza ammorte con i pancabbestini. Allora presa ammale collettiva e tutti fuori dal rave. E strade di cemento e sopraelevate. E' mattina cazzo mattina presto a nord est di londra e fa freddo fa davvero freddo e fa piu' freddo perche' addosso abbiamo i brividelli delle chicche e il mio pisquo del cuore che in genere si fa la robba gli sale il down e lui i down di chicche in genere se li fa pigliare bene colla robba ma ora nada robba e gli sale la scimmia e trema e gli fa male il cuore ed e' proprio una smaltita e! ci dice che non s'e' mai fatto un chill out con amichetti carezze tisane bagno caldo e quasi tutte le domeniche della sua vita se le' passate colla robba, da solo a casa o in improbabili giardini a sud di roma. L'80% delle volte dopo fintechmmerda. E noi strippiamo e diciamo come cazzo e' possibile ci credo che hai tuto sto veleno dentro. Piccino stellina vieni qui che adesso ci siamo noi. Stella e loop io e il pisquo occhinerilabbradibburro nella tube. Cadiamo per le scale perche' siamo sconnessi e dissociati e le facce della gente sono macro distorti che ci puntano i loro fanali addosso. Occhinerilabbradibburro non e' bello adesso. Occhi grigi spenti chiusi piccoli pelle tesa niente bello e' tutto svanito tra le rughe della scimmia che gli sta magnando le cellule. A noi i neuroni ma non e' la scimmia. E' la casa dritta nelle orecchie che continua a bombardarci a 180 bippiemme. Viaggio loop massacrante massacrato dilaniato celestiale vigoroso. Potente. Lasciati succhiare. Succhia e spugna. Un quartino come aperitivo. Tanti che si sommano uno dopo l'altro e cazzo se sono buoni. Va bene cosi'. Stelabbella fa come me e io ne sono lusingata. Mi guarda mi ammira e mi imita. Faccio lo stesso con lei. Ci succhiamo a vicenda. Stelle reggine comandanti e vittoriose perche' siamo sempre noi a scegliere. Anche quando decidiamo di non scegliere. Lei parla di energie basse. Di un surplus di energie che ha il pisquo con la scimmia e lo massaggia e lo fa addormentare con la faccia serena tra le mie gambe mentre lui accarezza me e lei accarezza lui. Loro dentro i miei sogni. Catena di energie. Mutuabilita' di pelli per scambiarsi i cervelli. I loro cervelli sono dentro ai miei sogni. Io sono loro. E viceversa. Amme' di stellareggina manca la perseveranza. Costanza. Embe' vorrei vedere cazzo. Costanza. La costanza e' la chiave. Mi manca. La voglio. Mi sforzo ma non ci riesco. Vado avanti due giorni una settimana tre ore ma poi i propositi sfumano. E quello che ho perseverato si annula. Come se non l'avessi mai fatto. Neanche con l'aulin che mi sono fatta mandare dall'italia per la megagengivite ci sono riuscita. Due giorni si', uno no. Poi di nuovo il quarto giorno ma cosi' la cura non fa effetto e in scompenso ti sei magnata aulin per due giorni avvuoto. Cosi' per tutto aulin madre capelli sex mare ecc. che sia. Sono incostante. Questo non mi piace. Non mi piace soprattutto perche' sono controllata dunque costanza mi si addirebbe. Sono precisa per molti versi. Ma lo faccio fuori, per quello che mi gravita attorno. Dovrei cominciare da dentro. Ce la posso fare. Devo imparare da stella. Impariamo tutte da lei. E pure tutti, vabbe'. Cazzo mi frega tanto dei maschiacci, loro so' scemi. Spesso so' scemi. Non ci capiscono una sega. Fermati cazzo prima di menarmi nel giardinetto di soho square. Fermatiiii. Invece mi parti come un treno. Mi parti alle spalle e mi gonfi tenendomi bloccata tra le ginocchia. Io di fianco stesa a coprirmi la faccia e il piercing e zitta a dire solo no basta mi fai male. Sangue dall'orecchio. Cristo che scena accacci'. E i fottuti londinesi che non si avvicinano ne' intervengono e per questo mi fate schifo tutti. Adesso so come siete. Di voi non mi fido. Infatti quello che chiama le guardie che stavolta benvengano e' un black in bycicle e colla polizia che ci chiede spiegazioni il black passa colla bici e gli fa al pisquo fuck you man con tanto di faccia fraterna amme' e avvelenata contro un boy che odio piu' di tutti i bianchi english messi assieme. Tutta colpa dei fottutissimi are krishna e delle loro sfigate facce di cazo. Ci avevano dato il loro opuscolo poco prima e io appena vedo che l'ariari ci stava cioccando faccio finta di niente e pensavo crepa fratello del cazzo e non mi guardare omo avvelenato cosi' sfigato che atte' krishna ti stabbene. Ma il mio fake guy ha deciso di stare con krishna ricovero di sfigati e allora tanto di salamelecchi quando vede il fratello sfigato e gli compra il cazzo di opuscolo portasfiga e il tipo gli dice andate a mangiare nel nostro centro sta vicino a soho square. E noi occhei bella ciao. E col cazzo che mi ci faccio portare a mangiare la' e gli dico che secondo me i krishna sono tutti dei gran sfigati e portano male. E andiamo in un caffe' a mangiare torte francesi e vini italiani. Poi discutiamo e scazziamo. Perche' lui e' un cazzo di calabrese geloso figlio di famiglie che ancora si ammazzano tra loro stile faida e parlargli di sex freedom e sfarfalleggiamenti proprio non ci arriva. Ma aldila' di questo cia' alle spalle anni di robba e speed, mammaepapammerda che l'hanno cresciuto con cinghia e cucchiarella sbirri e guardie che gli hanno magnato il cervello. Andiamo a cercare un prato e siamo incazzati e non ci parliamo anzi io me la comando perche' lui sta zitto e io continuo a buttargli merda sperando che gli arrivi. Ma lui non c'e'. La capoccia gli e' partita. E cio' i deliri di onnipotenza verbale e faccio come fanno i genitori quando sei piccolo pensando che gridandoti nozioni in testa tu le capisci meglio. Arriviamo a un prato e guardacaso sta a soho square dove sta il centro krishna e ancora non ce ne siamo accorti e ci sediamo sul prato e lui all'improvviso mi comincia a gonfiare. E dice di tutto. Lo dice a alta voce. In mezzo alla piazza. Grida che siamo tutte delle grandi zoccole e io non posso fiatare senno' mi rigonfia. E minacce se fiato o mi muovo e tanto dice che mi gonfiera' ancora anche se non fiato. E io ho visto la paura. E lo odiavo. E gli volevo male. E glielo volevo dire e volevo fargli male con le mani. Ma io avevo paura. Io stavo zitta. Ero come paralizzata. Dopo: uno stress durato 4 ore tra guardie panico lui che vomita sangue veleno nei suoi occhi parole allucinanti. Finalmente casa sunset road e ciccio stella patriziorso loop annina all'hangar pub attaccato a casa nostra dove annina lavora. E io che entro mentre lui sta fuori e dico sto male e ciavevo una faccia che la gente per strada pure i tossici alla frutta mi dicevano ei stai bene? E allora gli spiego in sintesissima che dobbiamo entrare in casa e prendere la borsa di b (b come bocca. b come burro. b come bastard. b come b) che lui sta partendo e aspetta fuori casa. E cosi' succede. Quella notte per lui droghe tante e diverse botte coi primi che incrocia perde i documenti ospedale polizia genitori che devono venire dall'italia per farlo uscire dall'hospital perche' non ha piu' un nome. Mi chiama dall'hospital e mi dice se ci vediamo e io dico no perche' ho paura. E lui mi rida' su al telefono. Cia' il diavolo dentro. Un diavolo fatto di padre madre e guardie. House party time nel garden che poi ha piovuto e abbiamo fatto il garden col tappeto di peli verdi in camera di annina e ciccio. Party nel garden di casa. Party come uma che si fa la robba dopo svaria di cocco in pulp fiction e dice cazzo che botta hoddetto cazzo che botta. Cazzo che party hoddetto cazzo che party. Anche se lula stava male. Di botte e tristrezza recenti. Stavo sotto sotto sotto. A un treno. Mezza mitzu e passa tutto. Black white yellow china giappi brazilians spanish french italians. Un black ha la busta della spesa blu. Ce l’ha sempre con se’, non la molla mai. Una busta della spesa blu. Siamo seduti al tavolo e chiede chi e’ il proprietario della casa quello che ha organizzato la festa. Gli dico qui ci viviamo in 5 io sono una dei 5 parla con me. E lui no io voglio sapere chi e’ il proprietario nel senso del boss nel senso dell’OMO UOMO MASCHIO. Rido. Rido forte. Mi posso mai mettere a spiegare a sto black quanto poco senso ha la specificita’ della sua richiesta? Non ne ho voglia. Cosi’ gli dico io vivo qua con altre 4 persone maschio o femmina non fa distinzione in this house so man if you have some problems habla with me. E’ anche piu’ comodo, come rappresentante della casa sto gia’ vicino a te senza che andiamo a cercare gli altri. Il black afferra e mette le mani nella busta di plastica blu elettrico. Cazzo qui a london le buste sono da sballo. Ci mete le mani e caccia maria rossa e cocco. E offre. A me la maria agli altri il cocco perche’ io il cocco non me lo piglio perche’ non posso avere tachicardia. Al black il party gli ha preso veramente bene. Come a tutti. Ma agli english residents gli piglia meglio di tutti e continuano a dire cazzo incredibile mai visto un party cosi’ a londra sti italiano sono da paura. Molti sono arrivati dalla strada mai visti in faccia prima. Non i portati dagli amichetti. Ma quelli incrociati per strada in pezza della serie hey man i like your face why don’t you come to our party today. Party party party perche’ non ne facciamo uno a settimana di party cosi’. Perche’ ciabbiamo dei neighborous del cazzo di quelli soffitti 10 centimetri che stanno sempre a sbattere i piedi sul pavimento per farci starebboni. Fucking hell neighborous. Enrique carino carino col piercing very strange al centro del labbro superiore che marca molto frocio e dice che e’ assolutamente frocio e io in pippa cannabis mode gli dico cosa? Ma che dici? Scusa? Ma che significa? E enrique si sente illuminato e durante buona parte del party si ciocca sia ciccio che stella insieme e mai avrebbe pensato che in vita sua gli sarebbero piaciute pure le pisque. Lui che dice che era amico di diggeicarlei e tutti ci chiediamo ma come cazzo e’ possibile che stoqqua’ pezzodimmerda era amico di diggeicarlei, sto qui che canta lodon is the best e dice, se gli chiedi di dov’e’, dice io non sono inglese io sono di londra e che da piccolo sicuro sognava di essere hooligan e spaccare il culo a vecchiette e barboni e far sanguinare mascelle black ma sicuro non gli reggeva la pompa allora cresceva a seghe e autofist. Menomale che stavamo tutti sotto mitsu. Cazzo se c’era il mio pisquo del cuore. Sangue a sunset road. No. Meglio cosi’. Freak party. Pisquo del cuore che mi bombardi il cuore. Continua cosi’. Io ci credo. In te ci credo. Ora piu’ che mai. Ti sento dentro che scorri come l’acqua. Non farmi male non farti male. Stay fluid. Amniotico. Liquid of my mother that was your mother too ‘cause me and your mother we’re just one thing. One fluid. Dacci un taglio. Vai fuori dal quartiere. Esci porcoddio. Berwick street e scopri il negozio dell’indian man coi vestiti indi e le foto di kate moss che si prova i suoi gioielli. E vai avanti per berwick e tanti shop di muzica, sobretodo afro e reggae e entro per prendere flyers di serate che diligentemente leggiamo tutti e selezioniamo ma non andiamo mai. Da veri fulminati. Proseguo berwick e abbaglio. S/m houses con tanto di signorine che ballano alla porta e file e file di asiatici che sembrano proprio giappi perche’ qui a london io vedo ovunque e solo giappi sorridenti sakamoto kitano temaki handrolled sushi sorridenti hoddetto occhietti stretti in sintonia col sorriso demente che aspettano il loro turno di seviziamento e’ il momento del fist fucking vai avanti tu fratello che io mi piglio la mistress cicciona checcia’ le mani piu’ grandi fuck you man chupame sta polla finta crepa sotto i miei tacchi e chupameli finche’ non hai piu’ saliva e poi lasciami 30 pound e vai a farti fottere cazzetto piccolo di un giappi. Un esseemme molto basso style. E io che ciavrei voglia di entrare e vedere i giappi che godono crepano di dolore incernierati sotto maschere pornoduro. Ma mi vergogno. E oltretutto saranno 12 ore che non tocco mitsu. Allora vado oltre. E mi sento la madonna perche’ cristianamente mi sacrifico. All’angolo berwick altra street bar frocio stile uaiemsiei. Passo torno indietro mi fermo guardo da fuori entro. Chiedo una pinta. Solo maschi. Tutti froci dal primo all’ultimo. Una femmina, solo una, mi guarda lesbicamente. Sei un cesso baby laura, vai a farti fottere. Bevo sola colla faccia pentita per non aver spaccato culi nipponici per in cambio 100 pound perche’ giappi maiale io si che ti facevo gridare di dolore e tu che ne volevi sempre di piu’ e mi dicevi fammi male ancora e io allora mi fermavo e ti ciccavo benson and hedges in bocca. Leccami il fulo faccia gialla. Leccamelo senza bagnarmi. Raspami. Diventa gatto. E poi leccami i talloni. Invece mi ritrovo dentro al bar frocio colla mia pinta e i flaierini da spizzare. Che tristezza. Insomma stosseduta e mi arriva un sonny al tavolo. Mi si siede accanto e tutto sotto di cocco che poi scopro che stava sotto di crack e robba mi sorride mi dice che ci faccio in un bar gay e io gli improvviso un’improbabile dissertazione transgender e gli dico che amme’ le pischelle in fondo pure mi piacciono. Strascichi di ricordi toraziniani di sta minchia. Lui si sta per fare una canna di puzzone e io il puzzone non me lo fumo ma lo seguo fuori dal bar e fuori dal bar un paio d tiri ce li faccio alla canna di puzzone. Cosi’. Tanto per friendizzare con sonny. Lui cia’ due amichetti nel pub affianco allora entriamo li’. Uno e’ teso teso che sicuro gli e’ successo qualcosa e io gli faccio hey man qualcosa che non va ti si legge negli occhi e lui no e’ tutto occhei. E l’altro che tra i tre si vede che e’ quello che se la comanda e’ tutto pieno di cicatrici. Mi finisco la birra di sonny e in due minuti siamo tutti e 4 fuori dal pub. E in due minuti stiamo tutti e 4 dietro a un garage in un vicolo stretto stretto e loro che fanno magheggi strani con dei soldi e parlano forte e si pigliano un paio di volte per i colli delle magliette e io cioccata l’aria tesa gli faccio bye all i go e loro stay remain e io no tranqui magari vi aspetto dove stavamo prima voi fate i vostri cazzi ci si becca dopo. Ma rimango. E la strizza ce l’avevo ma rimango. In pratica sonny, il duro di nome paul e il depresso zoppo avevano trovato una credit card e un pezzone di puzzone e si dovevano separare e spartire le storie e stavano tesi perche’ sonny e’ un iperteso e li ha fatti smaltire tutto il giorno perche’ entravano nei negozi pagavano con la card e firmava paul col nome di roland, titolare della carta, e sonny dentro ai negozi che lo chiamava paul ad alta voce che porprio non c’entrava un cazzo e un altro poco li faceva bere a tutti che gia’ paul stava ai domiciliari e era scappato e tra due giorni ci doveva avere un processo. E sbroccava dentro ai posti perche’ e’ un iperteso e non si regola. E come se non bastasse si erano trovati un pezzone di puzzone, vabbe’ che era puzzone ma sempre meglio de nada se sei un puzzone di tuo. Comunque e’ vero che qui a london ti trovi di tutto. Io finora zaino adidas occhiali da sole giacca mimetica fischietti pantaloni segreteria telefonica e altre cose che adesso non mi ricordo. Voglia di un atrlo rave. Adesso di mattina. Direttamente di domenica mattina 11 britanniche 12 italiane. Cio’ alle spalle 11 ore di sonno e purezza droghereccia come poche volte en esta fase de mi vida. Loop a patriziorso stanno gia’ li’ da ieri. Loop che danza sotto keta e pat collassatto e sudorato al sole disidratato che di li’ a poco un’insolazione non gliel’avrebbe tolta nessuno. Madre teresa che c’e’ in me comincia dall’orsetto del nostro cuore. Pat all’ombra e qui riposi meglio stellina. Il thames colle fabbriche attorno superregolari e questa sarebbe una zona indastrial ? Orcoddio se e’ perfetta. Pulita luccicosa regolare. Pure i pratini ci sono. E una londra a 360 gradi se la guardi dal tetto del rave. Da non perdere. Il party e’ su tre piani forse 4. Al piano terra puzza di vernice writers incazzatelli e giappi zombi collassati. I giappi ci stanno sotto con la foranza qui a london. Loro sono ipernormali ma se si fanno vanno fuori come gli zombi. La giappi cammina tre passi con le manine regolari accanto ai fianchi che vanno su e giu’ poi si ferma e guarda avanti a se’, un avanti vuoto per chi sta come lei ma carrozzeria cromata di macchina lucente per chi sta fuori dal suo mondo. Io per esempio, pulita e superlucida, mi vedo la macchina in soggettiva dai suoi occhi. Lei la fissa ma non la vede. Tre passi nella direzione opposta e fissa il vuoto again. In soggettiva guardo quello che lei fissa ma non vede, un english che continua a dirmi space platform delle mie brillanti scarpe d’argento. Ho capito bello, space platform, occhei. C’e’ tanta k in giro. La respiri nell’aria. Ci stanno sotto quasi tutti. Lo vedi dal naso. Lo vedi dai movimenti di pseudo sottanza da robba sintetica. E’ la keta. Loop sta al primo piano sound franco giappi. Sono in pochi li’. Loop balla ci vede a me e a ciccio. Sorride. Loop wants more keta. 5 pound e’ tutto quello che ho altri ciccio e qualcosetta patriziorso. Loop ha la sua k. Io no. Io nada. Io regolare. Non ho voglia di sottanza. Sono arrivata fresca fresca a un party da paura. Di mattina posto bello bello ma bello. E poi sento che c’e’bisogno di una vigile santuzza per i fratelli. E infatti loop mi collassa sotto al naso. Tira su loop e digli di fare due passi avanti e lui li fa dietro e digli loop sediamoci e lui piega le gambe e fa per abbassarsi ma una volta quasi giu’ stende le gambe in avanti e proprio non c’e’ verso di farlo sedere. Alla fine ci riesco. Il vento arriva dal finestrone super light. Chiedo alla english un po’ della sua acqua e loop sta un’altra cosa. Sta bene. E la k gli sale che e’ una meraviglia. E grida. Grida tre volte. Forte. Comincia piano poi acutizza. Come una cantante lirica. Vuole ballare. Lo facciamo. E lui plana. Sta sul surf a planare sulle onde, sembra il biondo amico di iena pliskin in fuga da l.a. Plana sulla moquette blu tra le finestrone light della stanza fasci di luce luce chiara cazzo a londra sta facendo giornate da paura che se le scordano un’altra volta nella loro vita english style. Un black pompa d’n’b ma lo fa male. Le tracce gli entrano male. Un english faccia nipponica lo sostituisce e adesso si che va bene. E’ tutto più liscio. Fluido. Loop continua a planare. Ma mi ricollassa stellina. Scendiamo giu’, all’aria. Cristo quante scale. Loop metti la destra giu’ e poi la sinistra e la’ sono cazzi. Dissociazione ketaminica. Tieni loop e tieniti pure tu santuzza che in finale ti sei fatta una canna di manali e a te che fumi poco le canne ti stendono. Giu’ a tutto fuori sotto al sole loop ha la faccia bellissima e mi abbraccia ketaminicamente. Mi abbraccia looppamente. E poi glielo dico. Loop tu dissoci troppo quando stai fatto sei una persona quando stai normale sei un'altra completamente diversa. Loop non va bene. Concilia di piu’ equilibra le due parti. Impara bene dalle droghe loro sono potenti. Prendi esempio da come sei quando stai con loro e concilia. Equilibra. Viaggio verso la costanza. E’ cominciato. Lo sento. Ciccio ci chiama dal tetto. C’e’ un buco all’ulltimo piano sul soffitto e arrivi sul tetto del palazzo. Spettacolo. London a 360 gradi. London coi palazzi lucidi il treno il cielo azzurro il fiume. Jerome fulminato dei desert storm che dorme al sole e mi viene di santuzzare pure con lui. Jerome cazzo ti pigli un’insolazione pure tu. Cia’ la bocca secchissima e la pelle rossa rossa. Madonna cheppalle sti attacchi di santuzzite. E stai attenta a loop sul tetto loop tu non andare vicino al cornicione cammina pure ma stai sempre al centro perpiacere e loop che mi fa non mi imparanoiare e vabbe’ pure tu ciai ragione pero’ checcazzo loop prima mi collassi e mi plani sul surf e dovrei stare tranquilla con te sul tetto? Enno’ fa quello che ti dico e fammi stare tranquilla plz. Sale il pisquo che giocava daddio colle palle e le catene sotto e avvista le guardie. Mi metto la keta nelle mutande dentro all’assorbente e slittiamo verso casa. Tappa pabbetto per birra tanto desiderata al rave. E jerome checcifa’ una capatanta sui desert storm e il camion a napoli in piena sanita’ coi napoletani incazzati neri. Poi la festa di capodanno. Strascichi di ricordi romani al napalm. Sul tetto della festa zero napalm. When i woke up this morning i knew that something must happen to me. E’ quanto ho detto al black dentro all’hangar pub. Lancia la palla da biliardo. La punta in direzione della buca. Il black si e’ fatto troppe pinte. Parabola ascendente, palla a razzo a tre millimetri dal mio menisco. E dire che stavo nera piu’ di tutti i black di brixton messi insieme e dopo 3000 smadonnamenti al post office perche’ le cazzo di embassy mild per l’amichetta de mi mamma che gliele dovevo mandare dall’england perche’ in italia non si trovano non me le fanno mandare perche’ mandare siga e’ restricted e vai alla tesco e comprale colla visa e firma dopo aver dato alla white very english lentiggini labbra sottili che gli firmo per la visa e non si fida della mia firma dico cazzo non si fida della mia firma e mi dico cazzo questa staffora pero’ vabbe’ possibile cazzo che ancora non mi sono imparata a firmare e firmo sempre diverso. Insomma la tipa annulla il pagamento e fa dei numeretti via cavo per verificare se quella visa era smarrita occhessoio. La visa risultava mia a tutti gli effetti. Miss labbra sottili mortificata e io sticazzi di te chissifida machemmevoi inculare? Te mi hai fatto passare la carta due volte, ti sei presa i soldi due volte. Paranoia che sale. La transazione precedente e’ stata annullata guardi signorina me lo fa vedere. Non mi fido ma devo farlo. Fuori dalla tesco mi dico ma possono mai chiamare un supermercato tesco? Fuori dalla tesco attraverso la strada del parcheggio e una macchina mi inchioda a un palmo dal culo. Il tipo sbiancato esce e mi fa tutto ok? Scappo. Paranoia che sale sempre di piu’. Casa. Voglio tornare a casa. Entro all’hangar per birretta rilassante. Entro nel lato black non in quello white perche’ all’hangar ci sono due parti una per i black l’altra per i white dicono. Ma poi alla fine un po’ si mischiano. Con predominanza di giamaica black obviously. Una half chiara al bancone e papi giamaica coi capelli bianchi che mi sorride e mi illumina un po’. Take it easy woma. All’hangar siamo una decina in tutto. Tutti black e omini tranne me. Si smezzano il biliardo e mandano giu’ heineken e limonate. Mi e’ dovuta arrivare una palla da biliardo a tre millimetri dal menisco per: scoppiare a piangere. Vi prego sto male aiuto. What’s the matter girl? Cos’e’ che non va? Voglio tornare a casaaaa non mi piace qui ma a voi vi piace? Ma di dove siete? Fucking london noi qui ci stiamo per lavorare. In giamaica non c’e’ lavoro. Il black piu’ taciturno mi offre una half come quella che stavo bevendo. Il black piu’ giovane mi chiede del piercing sulla bocca mi chiede che significato ha. Gli rispondo: fashion. Ma non mi basta. Allora vado ancora piu’ giu’. Gli dico: modificazione corporea. Dio tua mamma ti fanno in un mdo e tu intervieni sul tuo corpo per modificarlo come vuoi tu per reinventarlo come piu’ ti aggrada. Cristo santo. Imbarazzante. L’ho detto io? Essi’ loddetto io. Macheccazzo ne so perche’ cio’ sto piercing checcazzo ne so che significa. Chemminchia me ne frega. Perche’ ho il piercing? Me perchemmai avro’ due piercing? Uno sulla lingua e uno sulla bocca? So che li ho al centro perche’ amo la simmetria. So che non mi farei mai piercing asimmetrici. Ma perchemmai li ho? Forse per spompinare meglio. Eggia’. Amo. Fare. I. Pompini. Amo succhiare magnare avere sempre qualcosa in bocca. Ammazza e magna. Chevvitadimmerda. Sticazzi. mizusista